Cibi e Paesaggi Rari: Viaggio in bicicletta attraverso l'Italia Agricola
Parte il 17 luglio una nuova iniziativa di CambiamoAgricoltura alla scoperta dei territori rurali e di come l'Agroecologia è già realtà
Quali sono le persone, le storie, le pratiche che stanno dietro ai paesaggi agricoli italiani? Quali agricolture li plasmano, quali cibi ne vengono prodotti? Quali trasformazioni stanno avvenendo e secondo quali dinamiche?
Da queste e molte altre domande nasce l'iniziativa Cibi e Paesaggi Rari, un viaggio in bicicletta sulle tracce dell’agricoltura contadina, per comprendere le trasformazioni in atto, conoscere le pratiche quotidiane e i prodotti delle agricoltrici e agricoltori che amano la loro terra, e ascoltare le voci di chi vive i paesaggi rurali. Un viaggio ideato e realizzato da Giampiero, ricercatore appassionato.
Questa iniziativa nasce dall’esigenza di ricucire un’agricoltura di qualità, sempre più rara, stretta fra pressioni ambientali ed economiche, e la società nel suo complesso, affinché quest’ultima sia in grado di riconoscere cosa è buono per il palato, per la salute e per l’ambiente da cosa non lo è. Una ricucitura che sia anche narrativa, di coscienza sociale. Perché Ppensiamo che i modi per fare agricoltura in maniera sostenibile esistano, e vadano conosciuti. Esistono paesaggi agricoli gestiti in armonia con la natura, e non vogliamo più che siano “rari”.
Questo ce lo chiede chiaramente anche la Commissione Europea, che attraverso Farm to Fork e Biodiversità 2030, le strategie al centro del Green Deal Europeo, intende orientare il rapporto fra agricoltura e natura secondo principi agroecologici: riduzione dei pesticidi, recupero e preservazione di spazi naturali per gli impollinatori e la biodiversità, aumento della capacità di assorbimento di carbonio, migliore gestione delle risorse naturali.
L'obiettivo è dunque (ri)costruire una narrazione sincera e paziente dei paesaggi agricoli italiani intesi come risultato dell’agire quotidiano di agricoltrici, agricoltori, animali, bambini, anziani, donne e uomini dei nostri territori.
Il progetto è anche un viaggio dentro i territori delle aree interne, delle aree marginali, alla scoperta dei nuovi modi dell’abitare, dei contrasti fra visioni alternative di futuro, dentro le dinamiche che rendono i nostri paesaggi nodi cruciali del rapporto fra uomo e natura, fra economia ed ecologia.
Il viaggio, che si realizzerà da qui alla fine dell'anno, sarà composto da 4 tappe in 4 diversi paesaggi rurali italiani.
La prima tappa partirà da Milano, con l'agricoltura periurbana e si snoderà, per una settimana tra campi e risaie fino a Vercelli.
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Giampiero, il protagonista del nostro viaggio.
Mi chiamo Giampiero Mazzocchi e sono nato ad Ascoli Piceno nel 1987. Sono cresciuto in una piccola città immersa nel paesaggio agricolo pastorale marchigiano e abruzzese, trascorrendo in una casa di campagna le estati durante le quali i profili dei monti Sibillini e dei monti della Laga cambiavano colori, sfumature, densità e forme.
Durante quei giorni, ero affianco a mia nonna mentre andavamo dai vicini a scambiare carne, frutta, olio e uova.
Ero lì al suo fianco anche quando questi prodotti li trasformava in pietanze saporite.
Ho studiato a Roma economia dell’ambiente e dello sviluppo, appassionandomi fin da subito alle materie agricole, richiamato da una memoria familiare. Ho successivamente ottenuto un dottorato in Paesaggio e Ambiente all’Università Sapienza, con una tesi sulla trasformazione dei paesaggi agricoli urbani e peri-urbani nelle città francesi, grazie ad un periodo di studio trascorso a Montpellier.
Sono ricercatore al CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria), dove mi occupo di analisi dei sistemi agro-alimentari, di politiche agricole e per lo sviluppo rurale, di ricambio generazionale e agricoltura nelle aree interne. Svolgo docenze in diverse università italiane e straniere e sono autore di numerosi articoli, pubblicazioni divulgative, report e capitoli di libri.Dal 2018 coordino la segreteria della Rete Italiana Politiche Locali del Cibo, nella quale mi occupo di attività di animazione, coordinamento di linee di attività, divulgazione scientifica e al largo pubblico, comunicazione e organizzazione di eventi.
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