Il processo di costruzione dei piani strategici nazionali della PAC in Europa: un'analisi di ARC2020
Una delle innovazioni fondamentali contenute nelle proposte di regolamenti per il prossimo periodo di programmazione della PAC è la richiesta agli Stati Membri (SM) di redigere un proprio Piano Strategico Nazionale (PSN) che comprenda obiettivi specifici e la strategia per raggiungerli per entrambi i Pilastri della PAC (e non più solo per lo Sviluppo Rurale).
Ciò dovrebbe portare a una maggiore integrazione tra i due fondi e migliorare l’efficienza nel raggiungimento degli obiettivi. Il PSN dovrà essere uno solo per ogni SM, con la facoltà di poter stabilire taluni elementi del piano a livello regionale, garantendone però la coerenza e uniformità con quelli stabiliti a livello nazionale.
La strategia di intervento proposta dal Piano deve essere fatta sulla base di una precedente analisi SWOT e della valutazione delle esigenze e deve fissare target finali e intermedi quantitativi per conseguire gli obiettivi specifici, definiti sulla base di una serie comune di indicatori di risultato. Per ciascun obiettivo specifico la strategia di intervento dovrà stabilire i target finali e intermedi per ciascun indicatore di risultato, ma soprattutto indicare gli interventi per raggiungere gli obiettivi sulla scorta di una solida logica d’intervento suffragata dalla valutazione ex ante e dalla valutazione delle necessità. Per ogni intervento lo SM dovrà specificare come essi contribuiscono al raggiungimento dei target sia in termini di azioni che di budget.
Il regolamento sottolinea tra gli obblighi procedurali all’Art.94 l’importanza del processo di condivisione del PSN. In primo luogo il Ministero dell’Agricoltura che in Italia è l’organismo che elaborerà il Piano, deve assicurare che le autorità competenti responsabili per l’ambiente e il clima siano adeguatamente coinvolte nella preparazione degli aspetti climatico-ambientali del piano. Così come nell’attuale programmazione lo SM deve costruire un partenariato che deve includere, oltre le autorità pubbliche e le parti economiche e sociali, obbligatoriamente anche gli organismi pertinenti che rappresentano la società civile e quindi le associazioni ambientaliste. Questi soggetti devono essere coinvolti anche nella fase di preparazione del Piano.
L’Associazione Europea ARC2020, ed in particolare il dott. Matteo Metta, stanno conducendo un’analisi critica sui Piani Strategici Nazionali di 6 stati membri (Francia, Irlanda, Italia, Germania, Spagna e Polonia), grazie anche al coinvolgimento delle Coalizioni Nazionali tra cui CambiamoAgricoltura. Il primo articolo di questo studio analizza la trasparenza e l’inclusione delle parti interessate.
I risultati mostrano pratiche interessanti in termini di creazione di procedure di revisione scritte o di piattaforme online, ma individuano numerosi limiti e lacune che devono essere affrontati con urgenza dagli Stati membri e dalla Commissione. L’analisi mostra in primo luogo una grande difformità di avanzamento dei processi di costruzione dei PSN, con alcuni SM molto avanti nel processo come Spagna, Irlanda e Germania dove già si sta discutendo degli interventi da attuare avendo concluso sia l’analisi SWOT che la definizione delle Necessità. Non omogeneo è anche il grado di coinvolgimento della società civile; anche in questo caso l’Italia è nel fanalino di coda rispetto a processi davvero partecipativi come quello spagnolo o francese in cui il processo (la cui roadmap è pubblicata sui rispettivi siti web a differenza del nostro paese) ha previsto diversi tavoli tematici scambi di documenti ed osservazioni. Questa analisi ha evidenziato l’urgente necessità di migliorare lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri per garantire la trasparenza e l’inclusione nell’elaborazione dei piani strategici della PAC (PS PAC). Ancora più importante, invita la Commissione e gli Stati membri ad essere più responsabili e proattivi in questo settore. Nel corso dei prossimi mesi verranno pubblicate analisi tematiche per gli obiettivi della PAC, che sarà possibile trovare, insieme a degli ulteriori approfondimenti sulla Politica Agricola Comune e sull’agricoltura Europea al sito di ARC2020 (in Inglese).
Auspichiamo che l’Italia, in questa terza fase post emergenza COVID-19 riprenda il processo di consultazione per il PSN prendendo ad esempio le buone pratiche, aumentando il livello di partecipazione ed inclusione.
Purtroppo ad oggi i segnali non sembrano andare in questa direzione. Nessuna associazione è stata informata dei lavori in corso sulla Definizione delle Necessità di cui si parla nell’articolo di ARC2020, ma soprattutto non è giunta nessuna risposta, neanche interlocutoria, alla lettera inviata da CambiamoAgricoltura nelle scorse settimana al MIPAAF con la richiesta di ripresa del processo partecipativo.
Per la coalizione è davvero il tempo di cambiare, oltre che l’agricoltura, anche i rapporti di forza, spostandoli da un predominio degli interessi corporativi agli interessi diffusi di tutti gli agricoltori e di tutti i cittadini.