QUESTO NON E' IL NOSTRO PIANO
Oggi 28 Settembre 2022 si è tenuta l'ultima riunione del Tavolo di Parternariato per la redazione del Piano Strategico Nazionale della PAC.
Condividiamo integralmente l'intervento che Franco Ferroni ha fatto a nome di 14 associazioni ((ACU, Animal Equality AIDA, AIAPP, CIWF Italia Onlus, Greenpeace, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia, Terra! e WWF Italia), dichiarando la delusione per i contenuti del piano e le modalità di coinvolgimento.
Buon pomeriggio,
intervengo a nome di 14 Associazioni presenti in questo Tavolo di partenariato per esprimere il nostro dissenso sull’impostazione e contenuti del Piano Strategico Nazionale della PAC post 2022. La nuova versione del Piano conferma l’impostazione della bozza presentata il 31 dicembre ignorando le nostre numerose proposte e le 40 pagine di osservazioni critiche della Commissione europea. Il Piano ha il chiaro obiettivo di conservare un modello di agricoltura non sostenibile per l’ambiente e la società, non ha accolto le poche novità introdotte dall’ultima riforma della PAC, anzi le scelte compiute con gli Eco-schemi e i pagamenti accoppiati rispondono essenzialmente alla logica di compensazione economica dei cambiamenti imposti dai Regolamenti comunitari della nuova PAC sulla convergenza interna e titoli storici, che l’Italia ha deciso di applicare al minimo delle loro potenzialità.
Nella redazione del Piano ha prevalso la visione, fortemente sostenuta dalle Associazioni agricole, di una PAC essenzialmente come una politica economica, ignorando il suo ruolo nella gestione delle gravi crisi ambientali e sociali a livello globale e nazionale, di cui l’agricoltura ha grandi responsabilità. Ne è scaturito un documento di programmazione nazionale e regionale della PAC 2023-2027 deludente, inadeguato e insufficiente per dare risposte concrete ed efficaci al cambiamento climatico e alla perdita della biodiversità che in questi mesi stanno manifestando i loro tragici effetti sulle persone e sulla stessa agricoltura.
L’unica novità positiva di questo Piano, che abbiamo sempre riconosciuto, è la volontà di un maggiore investimento per la crescita dell’agricoltura biologica, ma anticipare al 2027 l’obiettivo del 25% della SAU certificata non è sufficiente per garantire una maggiore sostenibilità ambientale e sociale di tutta l’agricoltura italiana.
Le 14 Associazioni che rappresento hanno sempre partecipato ai lavori di questo Tavolo di partenariato con un atteggiamento costruttivo e propositivo, ci avete fatto parlare e scrivere molto, ma nella realtà non ci avete mai ascoltato seriamente !
Questo tavolo è stato gestito senza una vera volontà di confronto e discussione tra il Ministero e i numerosi soggetti coinvolti, solo per assolvere all’obbligo imposto dal Regolamento comunitario della PAC.
In particolare l’atteggiamento di chiusura al confronto da parte delle Associazioni agricole ha scavato un solco profondo tra gli agricoltori e la società civile che le nostre 14 Associazioni rappresentano. Sono stati alzati muri invece di costruire ponti e oggi i valori e obiettivi che ci dividono superano quelli che ci potrebbero accomunare in nome della tutela del clima, della biodiversità e della salute delle persone.
Nessuno dica che questo Piano è stato condiviso da tutto il Tavolo di partenaiato, le 14 Associazioni di cui oggi sono portavoce esprimono il loro disaccordo e dissenso, QUESTO NON E’ IL NOSTRO PIANO..!
Da domani saremo vigili osservatori dell’attuazione di questa programmazione nazionale PAC e nel 2027 chiederemo conto dei risultati raggiunti per una vera transizione ecologica della nostra agricoltura, che temiamo saranno molto pochi e inefficaci.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro !